Le elezioni si svolsero il 6 Aprile in un clima di violenza per le continue aggressioni degli squadristi nei confronti dei rappresentanti dei partiti di opposizione che portarono alla vittoria del Partito fascista.
Il 30 maggio il deputato socialista Giacomo Matteotti pronunciò alla Camera un duro discorso contro il governo, accusandolo direttamente di essere il responsabile dei soprusi che avevano accompagnato tutto il periodo elettorale.
Qualche giorno dopo, il 10 giugno, l’onorevole Matteotti fu picchiato e rapito dai fascisti all'uscita della sua abitazione di Roma e poi ucciso. Il suo cadavere venne ritrovato solo diverse settimane dopo.
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